la storia del vetro

Potrebbe essere una foto di 3000 anni fa che è più o meno la data di invenzione del vetro. Come sempre in questi casi leggenda e storia si mescolano un pò, ma è una storia molto verosimile.

Questa leggenda narra che dei Fenici sbarcati alla foce del fiume Belo per passarvi la notte, non trovando sassi per appoggiare i loro contenitori per la preparazione della cena, presero alcuni blocchi di salnitro presenti sulla riva e vi accesero il fuoco sotto. Il fuoco bruciò tutta la notte e con sorpresa scoprirono, al mattino successivo, che al posto dei blocchi che avevano raccolto vi era una materia sconosciuta lucente e trasparente. Da qui nacque la ricerca e si scoprì quasi subito che a certe temperature quella nuova materia era malleabile e quindi lavorabile.

Questa scoperta permise loro di cominciare a costruire oggetti come collane e perle che per la loro rarità erano assimilati ad altri materiali preziosi come l’oro
Facendo un salto di qualche millennio ci avventuriamo adesso nella scoperta del vetro piano che è diretta conseguenza della scoperta della tecnica del soffiaggio.

Nello schema sotto si capisce molto bene. In pratica veniva soffiata una bottiglia, si staccava il fondo e la sommità, veniva effettuato un taglio sulla lunghezza e poi la lastra veniva letteralmente stirata in modo da essere piana. Ovviamente le dimensioni erano molte ridotte relativamente agli standard attuali. Questa applicazione permise agli antichi romani, quelli ricchi, di avere i primi infissi.

Potrà sembrare strano , ma questa tecnica, è stata sostanzialmente valida fino alla fine degli anni 50 e condizionava la costruzione delle finestre: è per questa ragione che sono nate le finestre con le “inglesine”: non era un desiderio estetico, ma una necessità dettata dalle dimensioni ridotte delle lastre. E’per questa ragione che Charlie Chaplin nel film “Il monello” poteva girare con i vetri in spalla sicuro che da quello che portava a spalla poteva ottenere le misure necessarie a cambiare i vetri di qualsiasi infisso. Questa portantina è stata in uso dai vetrai fino agli inizi degli anni 60.

Con la tecnica della rilegatura al piombo e stagno si è riusciti, però, già da parecchi secoli, a costruire vetrate grandissime e particolari dalla bellezza esaltante. Venivano usate principalmente nelle Chiese


Per secoli queste vetrate sono state fatte solo per le chiese, ma poi arrivarono il Liberty e l’Art Nouveau



Questa tecnica antica ed altre nuove hanno reso possibili altre soluzioni, validissime ancora oggi sono parte della produzione della nostra Vetraria Gelfi in Bergamo. Sono possibili disegni moderni e anche antichi su bozzetto nostro o del cliente.

la Vetraria Gelfi in Bergamo propone la sostituzione del vetro normale delle porte interne con vetri decorati come nella foto anche su disegno del cliente

Fine anni 50 inizio 60 arrivarano i forni in orizzontale a rulli e le dimensioni delle lastre dei vetri aumentaro in modo considerevole. si passò da vetri di 60/70 cm x 60/70 a vetri oltre i due metri di altezza e i tre di lunghezza. Questo favorì il crescere delle dimensioni dei vetri sia nelle case che negli edifici pubblici.
Fino all’arrivo odierno del vetro Float inventato dalla Pilkington inglese e dagli anni 70 ha conquistato quasi tutto il mercato del vetro trasparente in lastra. Si tratta di una fusione che viene messa a galleggiare su un bagno di stagno caldo e successivamente raffreddato che rende il vetro perfettamente planimetrico.

Questa invenzione ha permesso di avere lastre di 3100 mm per 6000 millimetri che rendono possibile ogni realizzazione di cui il nostro blog alla voce del menu “vetri” illustra diversi impieghi di un materiale che a ragione si può definire eterno e che non smette mai di stupire per la sua modernità.
Con l’utilizzo del vetro Float e le opportune lavorazioni si possono ottenere parapetti in vetro, pensiline in vetro di sicurezza, scale in vetro laminato, porte in critallo temperato e decorato, box doccia in vetro anticalcare e tanti altri prodotti anche di arredamento che potrete trovare alla vetraria Gelfi.
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